Open Mindset. la digitalizzazione ha bisogno di menti aperte. Il successo è un processo

   

“I Have Not Failed. I Have Just Found 10,000 Things That Do Not Work.” Thomas Edison

Ancora oggi questa citazione di Thomas Edison è attuale, ricorda che se su alcuni progetti abbiamo fallito non dobbiamo rinunciare. Dobbiamo considerarli parte del processo di ricerca di ciò che funziona.
Dobbiamo imparare ad avere una prospettiva diversa sul fallimento, solo cosi possiamo aiutarci a rimanere motivati e persistere finché non troviamo la soluzione giusta. Perché tutti noi siamo alla continua ricerca della soluzione ottimale continuando a perfezionare.

Oggi che siamo agli albori della digitalizzazione, questa ricerca del giusto uso della tecnologia non è nient’altro che un processo che include tutta l’umanità, si tutta anche quelli che in questo momento stanno pensando “non mi riguarda non uso Facebook”.

Dopo tutto, descrive un fattore di successo centrale nell’era della digitalizzazione: l’Open Mindset.

Perché il successo è qualcosa di individuale (come le sue forme), ma per farlo dobbiamo essere pronti a pensare diversamente perché non si possono ottenere nuovi risultati cercandoli con metodi vecchi.

 

Fixed Mindset e Growth Mindset

Alcuni studi dimostrano che esistono due tipi di Mindset Fixed e Growth.

Le persone con una mentalità fissa (Fixed) , cioè un atteggiamento interiore statico, presuppongono che le abilità e i talenti siano in gran parte innati e che tu debba trarne il massimo. Il tuo obiettivo è l’obiettivo. Si zittiscono di fronte a ciò che non conoscono e vedono le sfide come una minaccia. La paura del fallimento li blocca e rende difficile per loro realizzare idee o visioni.

Le cose sono molto diverse per le persone con una mentalità di crescita (Growth): sono convinte che l’impegno possa risolvere i problemi e raggiungere gli obiettivi. Attraverso la loro apertura interiore, vedono le abilità e i talenti come mutevoli. In ogni sfida vedono una possibilità: un modo per crescere e imparare. Il tuo obiettivo è sul processo; il loro obiettivo è imparare.

Voi siate preparati, perché nell’ora che non supponete l´innovazione vi sommergerà.

Et vos estote parati, quia qua hora non putatis…… (Luca 12,40)

Le aziende aperte

Buone idee e innovazioni sono il prodotto della curiosità, della sperimentazione, della riflessione e soprattutto dell’apertura mentale e strutturale. Perché senza apertura non avviene nessun cambiamento, e senza cambiamenti, senza innovazione non abbiamo futuro.

L’importanza dell’open mindset, specialmente nel mondo digitale altamente dinamico con i suoi cicli di innovazione sempre più brevi. The Open Mindset espande la mentalità della crescita con apertura verso l’esterno, le aziende devono aprirsi verso l’esterno lasciando aperta questa bidirezionalitá e farsi contagiare da nuove forme di collaborazione, lavoro, inspirazione. (il rapporto deve essere e solo sempre bidirezionale)

L’innovazione non riguarda il digitale, riguarda la cultura

Quando si tratta di innovare dall’interno, la maggior parte delle aziende fa fatica. Eppure la necessità porta sempre aziende a esternalizzare l’innovazione.
Lanciano acceleratori, incubatori e Hackathon. Investono in start-up con opzioni per possedere la società in ogni momento. Creano partnership commerciali che fondono i loro prodotti con quelli dei giocatori più nuovi e più brillanti ma non basta se la tua “cultura” interna non accetta né innovazione né cambiamenti. I casi più tristi sono quelli di imporre progetti “agili” con metodi statici, “Perché noi abbiamo fatto sempre così…” continua e lascia posto al nuovo.

Purtroppo molte aziende pensano che mettere qualche distributore di bevande, qualche amaca, due sedie di diversi colori e un biliardino ti renda Smart… perdendo l’occasione e soldi.

La cultura in azienda è il non detto, ma capito… il modo in cui le cose sono fatte, il modo in cui vengono prese le decisioni… le azioni che determinano ciò che viene priorizzato, la misura invisibile con cui vengono ricompensate le azioni.
Sono tutte cose che non sono nel manuale di politica aziendale delle risorse umane, ma si rafforzano attraverso rituali e rispetto reciproco della persona.

 

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